Il Sasso di Stria (in ladino Sass de Stria) è una montagna alta 2.477m, posta tra il Lagazuoi e il Col di Lana, sovrasta il passo Falzarego e troneggia sulla strada che attraversa il passo Valparola.
Sotto la vetta del Sasso di Stria, verso est, c'è una protuberanza rocciosa, l'Anticima, che si protende proprio sopra la Grande Strada delle Dolomiti.
Al passo Valparola, a fianco della strada, si trova il forte Tre Sassi, parte della linea difensiva austro-ungarica contro il Regno d'Italia. Costruito negli anni 1897-1900, era già obsoleto all'inizio della guerra perché costruito con una corazza in cemento senza armatura e fu facilmente reso inservibile dall’artiglieria pesante degli italiani già nel primi mesi di guerra nel 1915. Oggi questo forte restaurato ospita un museo della Grande Guerra.
Il Sasso di Stria offre una vista spettacolare sulla valle d'Ampezzo, l’Agordino, la Val Badia e controlla la SS48 la famosa Strada delle Dolomiti e la valle verso Cortina.
Splendida la veduta panoramica dalla vetta sul Gruppo di Fanis, sulle Tofane, Sella, Marmolada e il Puez.
Durante la Prima Guerra Mondiale il Sasso di Stria fu fortificato dagli austriaci dopo aver abbandonato il Forte Tre Sassi e diventò il perno fondamentale della difesa del passo di Valparola per impedire lo sfondamento italiano verso la Val Badia e la Pusteria.
Nel 2004 sono iniziati i lavori di recupero e restauro delle postazioni sulla montagna. Oggi il Sasso di Stria è un'area di grande attrazione turistica per il fantastico panorama e per i molti sentieri escursionistici, vie di arrampicata, la nuovissima ferrata, la galleria Goiginger e la bella falesia.
Ma questa montagna è soprattutto un vero intrico di trincee e postazioni che dal 2004 sono state restaurate e rese accessibili grazie al lavoro dei volontari della sezione di Treviso della Associazione Nazionale Alpini: un incredibile insieme di opere militari che ora sono parte del Museo all'aperto del Lagazuoi.
Il ruolo del Sasso di Stria rispetto alla difesa del passo di Valparola e l’attacco alla Cengia Martini del Lagazuoi. Le fortificazioni e l’artiglieria sul Sasso di Stria.
Dal passo Valparola, di fianco al forte Tre Sassi, parte il sentiero che raggiunge la galleria Goiginger lunga 500 metri, e poi la via ferrata dedicata al Sottotenente Fusetti.
Da qui parte anche il sentiero che sale lungo la cresta e seguendo le trincee austriache restaurate dagli Alpini dell’ANA conduce alla croce di vetta del Sasso di Stria, questo percorso ha un ultimo tratto attrezzato con due scale e con alcuni passaggi attrezzati, ripidi e parzialmente esposti.
Durante la Grande Guerra la cresta del Sasso di Stria era una linea difensiva austriaca impenetrabile per le truppe italiane ma anche un punto di osservazione importantissimo verso il Lagazuoi e il Col di Lana.
La storia del Sasso di Stria è indissolubilmente legata a quella del Lagazuoi, della Cengia Martini e della guerra di mine.
APPROFONDIMENTI STORICI: