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© StefanoZardini

Comitato Cengia Martini - Lagazuoi

“Notte fonda; tenebrosa.
Siamo stati alla posizione vicina passando per gallerie che un giorno verranno a vedere da ogni parte del mondo.” 

Così scrisse nel diario il ten. Eugenio Baroni il 25 marzo 1917 nella sua baracca sulla Cengia Martini del monte Lagazuoi. In queste parole si trovano le tracce della meraviglia e dell’orgoglio che provarono le truppe alpine dei tre eserciti contrapposti di fronte alle opere da loro realizzate durante la Prima Guerra mondiale sulle vette dolomitiche. 


Comitato Cengia Martini - Lagazuoi

Nell’autunno del 1995 su iniziativa di Luciano Viazzi, allora presidente della Società Storica Guerra Bianca, si riunirono a Cortina rappresentanti del gruppo di Cortina dell’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.), della sezione Cadore, Belluno e Feltre dell’A.N.A. e altri appassionati per costituire un Comitato cui affidare il compito di recupero delle testimonianze storiche del Lagazuoi: il Comitato Cengia Martini-Lagazuoi, alla cui presidenza fu nominato Franco Fiorese, all’epoca Capogruppo A.N.A. di Cortina. 

Iniziò ad operare nell’estate del 1996 avviando la pulizia della galleria dell’Anticima da parte di volontari del gruppo A.N.A. di Cortina e iniziando la elaborazione di un progetto di recupero grazie alla documentazione storica fornita dall’ing. Robert Striffler, autore del libro "La guerra di mine sul Lagazuoi". 

Agli originali volontari si sono aggiunti nel corso gli anni gli Alpini della Brigata Tridentina, i soldati tedeschi del 23° Gebirgsjägerbrigade, i volontari della Protezione Civile della sezione A.N.A. di Treviso, privati cittadini italiani, tedeschi ed austriaci. Nei 20 anni di intensa attività sono state effettuate più di 8.500 giornate di lavoro in alta quota che hanno permesso il ripristino di 7 sistemi di galleria, il restauro delle postazioni e delle trincee. 

Completato l’intervento sul Lagazuoi, negli anni successivi si è proceduto nel recupero delle trincee e postazioni dei Kaiserjäger sul Sasso di Stria e successivamente sulla postazione Vonbank nell’area tra Sasso di Stria e Lagazuoi. Le vicende belliche del Lagazuoi e del Sasso di Stria sono infatti intimamente collegate all’esigenza strategica di superare il passo di Valparola da parte dell’esercito italiano e dalle tattiche offensive e difensive applicate dai due contendenti.


© Giacomo Pompanin

La Guerra sul Lagazuoi

La Grande Guerra sul Lagazuoi. L'occupazione della montagna e lo scavo delle gallerie da parte dell'esercito italiano e dei militari austro-ungarici.

MATERIALE DI DIVULGAZIONE DIDATTICA

'Lagazuoi: Echoes of The Great War'
Il primo gioco per visore VR 3D creato da un museo

"Lagazuoi: Echoes of The Great War" è un gioco VR immersivo che trasporta i giocatori indietro nel tempo fino agli atroci giorni della Prima Guerra Mondiale.

Il circuito di gallerie militari dentro il monte Lagazuoi, scansionato in 3D, diventa il teatro di un war game realizzato dal Museo della Grande Guerra del Lagazuoi con la giovane startup Realverse, ottenendo il patrocinio ufficiale dell’A.N.A, Associazione Nazionale Alpini, e del Comando Truppe Alpine di Bolzano.

Ambientato tra le aspre bellezze del Monte Lagazuoi, questo gioco offre un'opportunità unica di sperimentare le lotte quotidiane e i trionfi dei soldati che hanno combattuto in uno dei campi di battaglia più emblematici della guerra. Il giocatore si calerà nei panni di un soldato, completamente equipaggiato con armi ed attrezzature autentiche. Dalle trincee agli infidi pendii montuosi, si muoverà in un ambiente meticolosamente ricreato, incontrando le dure realtà della guerra lungo il percorso. Parteciperà a intense battaglie contro le forze nemiche, assisterà all'impatto devastante dei bombardamenti di artiglieria e prenderà decisioni strategiche che possono cambiare il corso della storia.

Il Museo all’aperto della Grande Guerra del Lagazuoi è il primo, in Italia, a lanciare un vero e proprio videogioco VR 3D acquistabile nel Meta Quest store a questo link >>>

GUIDE E UN VIDEO-DOCUMENTARIO

Il Comitato ha quindi predisposto una guida alla visita delle gallerie in tre lingue che ha permesso di raccogliere i necessari contributi per l’iniziativa storica. E’ stato inoltre prodotto un video-documentario dal titolo “Il Fronte verticale”  che illustra le vicende storiche e le attività di realizzazione del museo all’aperto. 

Le attività realizzate dal Comitato Cengia Martini sul Lagazuoi sono state un utile campo di osservazione e sperimentazione per la redazione del disegno di legge sulla “Tutela del patrimonio storico della Grande Guerra”, divenuta poi legge 7 marzo 2001 n.78 che estende all’intero fronte dolomitico le attività di supporto per la tutela del patrimonio storico e riconosce il ruolo delle Truppe Alpine e dell’ANA quali elementi fondamentali del processo di recupero.
L’avvenuto recupero delle opere belliche sul Lagazuoi ha avuto in seguito un ulteriore sviluppo con la realizzazione del progetto denominato “La Grande Guerra sulle montagne di Cortina d’Ampezzo” nell’ambito nel programma Interreg Italia-Austria dell’Unione Europea. 
L’intervento, sviluppato dal Comune di Cortina e con la collaborazione dei partner transfrontalieri del Comune di Kötschach-Mauthen ed il Kaiserjägermuseum di Innsbruck in Austria, è stato orientato al completamento delle opere museali sul Lagazuoi, al recupero museale alle 5 Torri ed al Forte Tre Sassi al Passo di Valparola, creando un percorso storico-culturale e ambientale che si sviluppa in tre aree: Cinque Torri (seconda linea del fronte), Lagazuoi (prima linea del fronte), e Museo della Guerra inserito nel Forte austro-ungarico Tre Sassi al passo Valparola.

Il risvegliato interesse per quegli eventi in Italia ed in Austria, e la collaborazione costruita intorno a questo progetto, ha suggerito di creare un’opportunità di dibattito e di confronto nel quale le diverse esperienze storiografiche su quell’evento dei due paesi potessero confrontarsi. Si è così organizzato un incontro internazionale dal titolo “Una guerra- due trincee” nel quale diversi temi di riflessione sono stati esaminati dai due punti di vista, italiano ed austriaco. A margine di tale incontro di studio si è svolta una conferenza di storia cantata sulle musiche, gli inni e le canzoni della Grande Guerra in Austria.
È stata approfondita la raccolta di materiale iconografico e documentale dell’area del progetto. L’area interessata dagli interventi infatti non dispone di una documentazione di base così ampia come molte le altre zone delle Dolomiti teatro degli eventi bellici della Grande Guerra. 
Nelle camerate e nelle postazioni restaurate sono stati predisposti allestimenti museali per permettere al visitatore di conoscere, direttamente sui luoghi, le situazioni di vita e di combattimento dei soldati. Si è scelto di riprodurre copie fedeli di originali forniti da istituzioni e da volonterosi appassionati e sono così state arredate le camere e le postazioni con oggetti e attrezzature di lavoro, di combattimento e di vita quotidiana dei soldati.


© Stefano Zardini

L'obiettivo che si vuole raggiungere è di fare conoscere i fatti bellici attraverso le esperienze e le emozioni delle persone allora coinvolte. La guerra così cessa di essere un fatto oggettivo lontano e asettico, ma diventa invece una tragedia umana e rende molto più vicina ed accessibile la comprensione degli sforzi e dei sacrifici delle persone coinvolte. La ricerca ha interessato archivi storici italiani a Roma, Belluno, Feltre e Cortina, e quelli austriaci a Vienna e Innsbruck.  
Per quanto riguarda la divulgazione didattica sono stati predisposti due strumenti per l’insegnamento di quella storia nelle scuole: un Cd-rom multimediale ed un video-documentario didattico, dal titolo “Montagne armate”, che illustra le vicende di questo fronte di guerra e quelle della comunità di Cortina, con riprese dei lavori e della postazioni recuperate nel corso del progetto.
Le attività di comunicazione del progetto sono state orientate alla predisposizione di audio-guide digitali che forniscono i commenti storici per le aree Lagazuoi, 5 Torri e Forte Tre Sassi in tre lingue: italiano, inglese e tedesco.
La ricchezza della documentazione raccolta e l’interesse suscitato dal museo hanno suggerito la creazione di due grafic novels, due racconti a fumetti realizzati da Gianni Carino e editi dal Comitato e dalla soc. Lagazuoi, dal titolo “Lagazuoi - Guerra di mine” e “Sasso di Stria – La fortezza nella roccia”. L’intento è di aumentare la conoscenza di quei fatti tra i più giovani con media adatti alla loro età. 

Materiale di divulgazione didattica

Pubblicazioni

DVD: “Il fronte verticale, 1914-1917, l a Grande Guerra da Cortina d’Ampezzo al Piccolo Lagazuoi”. DOCUMENTARY Iceberg Film
12,00 € + spese di spedizione

LIBRO: “La Grande Guerra sul Piccolo Lagazuoi - Guida illustrata alle gallerie con documenti originali”
8,00 € + spese di spedizione

LIBRO: “La Grande Guerra sul Sasso di Stria - Guida illustrata alle postazioni con documenti originali”
8,00 € + spese di spedizione

GRAPHIC NOVEL: “Lagazuoi – Guerra di mine, storia illustrata della Grande Guerra sulle montagne di Cortina d’Ampezzo”. Primo episodio. Gianni Carino con la revisione storica del Prof. Paolo Giacomel
12,00 € + spese di spedizione

GRAPHIC NOVEL: “Sasso di Stria – La fortezza nella roccia, storia illustrata della Grande Guerra sulle montagne di Cortina d’Ampezzo”. Secondo  episodio. Gianni Carino con la revisione storica del Prof. Paolo Giacomel
12,00 € + spese di spedizione

Queste pubblicazioni possono essere acquistate inviando una richiesta all'indirizzo di posta elettronica museo@lagazuoi.it e in Cc lagazuoi@lagazuoi.it

Con l’acquisto di questo materiale didattico contribuirete alla ricerca storica sulla Grande Guerra.