La montagna è naturalmente irta di ostacoli naturali insuperabili per chi ha limitate capacità motorie.
Il monte Lagazuoi invece è accessibile a tutti.
Seppur situato nel cuore del frastagliato territorio dolomitico, la vetta del monte Lagazuoi è raggiungibile anche alle persone con ridotta mobilità, rendendo disponibile per tutti la bellezza universale delle Dolomiti.
Un lungo viaggio con la sedia a rotelle per raggiungere la croce del monte Lagazuoi a quota 2.778 metri.
Missione compiuta per l’inarrestabile blogger e giornalista che dalle pagine del suo blog – e non solo – lotta per la piena inclusione delle persone con disabilità, a colpi di ironia dissacrante.
Antonella Ferrari, esperta di vacanze no limits e senza barriere, con Flavio Menardi atleta paralimpico di bob di Cortina d'Ampezzo.
Un servizio andato in onda il 24 luglio 2024 su Rai 1 nella trasmissione 'Camper'.
La funivia Lagazuoi è priva di barriere architettoniche dal suo parcheggio al Passo Falzarego fino alla terrazza panoramica accanto alla stazione di arrivo ed è attrezzata, sia a valle sia a monte, con i servizi adatti per accogliere le persone con disabilità motorie.
Gli adiacenti spazi espositivi Lagazuoi EXPO Dolomiti sono attrezzati con rampe e ascensore e sono visitabili con la carrozzina affinché tutti possano vedere le interessantissime mostre temporanee che ospita in estate come in inverno.
Dalla terrazza della funivia Lagazuoi un sentiero percorribile in carrozzina porta alla meravigliosa terrazza del Rifugio Lagazuoi. Il Rifugio Lagazuoi, il più alto e più capiente di Cortina d'Ampezzo, famoso in tutto il mondo per il panorama che offre sulle Dolomiti, è attrezzato con montascale e servizi per persone diversamente abili.
Dal Rifugio Lagazuoi il vecchio sentiero della Grande Guerra permette di raggiungere la croce di vetta del Piccolo Lagazuoi a 2778 m.
È questo un percorso in sterrato con caratteristiche che lo rendono idoneo a essere affrontato da persone con ridotta mobilità o anche con una carrozzina.
Per la salita al monte Lagazuoi si consiglia di valutare l’elevata altitudine dell’arrivo nonché la velocità e il dislivello di salita (da 2.100 m a 2.752 m in 3 minuti). Inoltre, non bisogna dimenticare che si tratta di un sentiero di alta montagna senza protezioni, perciò si raccomanda di far sempre prevalere il buon senso. L’utilizzo è a proprio rischio e pericolo.
Si ringraziano i volontari della sezione A.N.A. di Treviso per il grande lavoro di restauro svolto per rendere accessibile a tutti questo sentiero.