Abel - Il figlio del vento è un film drammatico austriaco del 2016 diretto da Gerardo Olivares e Otmar Penker. La storia è ambientata nelle magnifiche Dolomiti ricche di fauna selvatica. È un’intensa favola di scoperta e di speranza, che fonde il cinema di fiction allo stile del documentario.
Trama
Abel - Il figlio del vento è la commovente storia di un'aquila e di un ragazzo in una zona remota delle Alpi. Dopo aver indirettamente causato la morte della madre, Lukas non parla più. Il padre compensa la perdita della moglie con modi burberi e si allontana dal figlio.
Un giorno Lukas trova un aquilotto caduto dal nido e, di nascosto dal padre, lo aiuta a sopravvivere e crescere, chiamandolo Abel, come a voler cambiare la storia dei due fratelli della Bibbia.
La cura per l'aquilotto, il rapporto con il taglialegna e l'amore per la natura lo porteranno, lentamente, a riprendere a parlare e a riavvicinarsi al padre.
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Curiosità
Per realizzare al meglio una storia così particolare senza alterare l’autenticità dello scenario naturale, sono state sviluppate nuove tecniche di ripresa, come le riprese aeree realizzate attraverso il volo in tandem di aquile e aerei ultraleggeri.
La parte naturalistica ha richiesto ben quattro anni di riprese mentre la parte di finzione è stata girata in sei settimane.
Nel 2023 saranno tre le categorie esplorate:
attrezzatura e abbigliamento, servizi e app, e produzioni enogastronomiche.
Si rinnova il meccanismo di candidatura: accanto alla partecipazione spontanea, infatti, il Premio avrà tre “talent scout” d’eccezione:
Marco di Marco direttore di Sciare Mag, Denis Piccolo direttore di The Pill e Alberto Lupini direttore di Italia a tavola,
chiamati ad individuare progetti e prodotti degni di nota.
La open call scadrà il 5 febbraio 2023.
Cortina d’Ampezzo, 19 dicembre 2022_Un osservatorio speciale sulla montagna di oggi e di domani: è questo l’obiettivo che il Lagazuoi EXPO Dolomiti, spazio museale ed espositivo a quota 2.732metri sopra Cortina d’Ampezzo, con il suo progetto curatoriale Lagazuoi WIMA (Winning Ideas Mountain Awards) si pone dal 2019, per far crescere e diffondere un’idea di montagna come luogo di innovazione e di interazione virtuosa tra uomo e ambiente.
Una ricerca, giunta al quarto anno, che mette sotto i riflettori prodotti, soluzioni e proposte originali che arrivano da aziende, startup e associazioni.
“Con questo Premio – spiega Stefano Illing, ideatore del Lagazuoi EXPO Dolomiti e promotore dei WIMA – abbiamo voluto valorizzare la capacità innovativa e progettuale di chi opera nel mondo della montagna. In questi primi tre anni, i WIMA hanno dato spazio e visibilità alle tante esperienze che, nel nostro Paese, vengono sviluppate da aziende, start up e soggetti che promuovono le terre alte e la loro fruizione attraverso prodotti e servizi innovativi, accessibili e sostenibili”. “È importante assistere all’incontro continuo, nel contesto del nostro Premio, fra aziende consolidate e realtà in espansione – prosegue Illing – perché il ruolo dei WIMA è proprio quello di collettore e amplificatore di quanto di meglio si possa offrire a chi la montagna la vive tutto l’anno o la frequenta per passione e vacanza. Il bilancio del primo triennio ci ha lasciato un bagaglio di oltre 34 fra progetti, prodotti e servizi premiati: solo un primo, ma significativo traguardo che sono certo non potrà che crescere ulteriormente”.
Quest’anno i riflettori saranno puntati su servizi e app per la montagna (soluzioni innovative che impiegano il digitale, la realtà aumentata e i social per vivere e affrontare la montagna a vari livelli), attrezzatura e abbigliamento di montagna (ovvero capi e accessori tecnici e adatti a quote e condizioni climatiche particolari) e produzioni enogastronomiche di montagna che pongano un’attenzione particolare all’innovazione dei prodotti e dei processi, e alla lotta agli sprechi.
In una società che cambia e si evolve rapidamente, i WIMA sono, infatti, alla ricerca di oggetti, alimenti, tecnologie e servizi all’avanguardia, originali e green. Perché la montagna è un microcosmo in cui la sfida reale e urgente è coniugare l’innovazione con la sostenibilità. E l’obiettivo del Lagazuoi EXPO non è solo dare risalto - attraverso una mostra e grazie ad una comunicazione crossmediale ad hoc - alle eccellenze che emergeranno dalla call 2023, ma generare al contempo un’attenzione e un dialogo costante sul futuro della montagna.
I partner d’eccezione
Accanto all’iter di autocandidatura, quest’anno il meccanismo di preselezione sarà affidato a tre giornalisti specializzati nei tre ambiti tematici. Grazie ad importanti media partnership che supporteranno il Premio, la platea di candidati si arricchirà su indicazione di Marco Di Marco, direttore di Sciare Mag, che si occuperà della categoria attrezzatura e abbigliamento di montagna, di Denis Piccolo, direttore di The Pill Magazine, per la categoria servizi e app di montagna, e di Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, per le produzioni enogastronomiche di montagna.
Tre osservatori speciali, quindi, con uno sguardo puntuale sulle categorie assegnate, che potranno suggerire proposte originali ed interessanti, invitandole a concorrere. La collaborazione con queste tre autorevoli testate permetterà al Premio di promuovere le sue finalità culturali nei vari ambiti e stimolare sempre nuove realtà a candidarsi.
Ma non è tutto: cinque realtà a livello nazionale entrano a far parte del progetto WIMA per supportarlo nella divulgazione del bando, così da raggiungere un bacino sempre più ampio di imprese e start up.
Sono l’ANGI, Associazione Nazionale Giovani Innovatori, che è la prima organizzazione no profit in Italia interamente dedicata al mondo dell’innovazione, presieduta da Gabriele Ferrieri. L’ASSI Manager, Associazione Italiana Manager Sport Business, che riunisce professionisti affermati, impegnati nel management sportivo sul fronte economico e del marketing, ed è guidata dal presidente Federico Fantini. Assosport, l’Associazione Nazionale fra i Produttori di Articoli Sportivi presieduta da Anna Ferrino, che rappresenta, tutela e valorizza, sia in ambito nazionale che internazionale, le aziende che producono e/o distribuiscono in Italia abbigliamento, calzatura e attrezzatura sportiva. Confindustria Belluno Dolomiti, un’importante associazione che sostiene lo sviluppo e la valorizzazione dell'economia di un territorio fortemente identificato con il patrimonio unico delle Dolomiti, con particolare attenzione all’innovazione e all’internazionalizzazione, presieduta da Maria Lorraine Berton. E l’UNCEM, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, guidata da Marco Bussone, che riunisce i territori e le realtà che operano in montagna, e nell’ultimo decennio si è dedicata con forza all’efficienza energetica e allo sviluppo sostenibile. Cinque grandi platee, quindi, che - nel riconoscere il valore del Premio - se ne faranno portavoce attraverso le rispettive piattaforme di comunicazione.
La selezione
A presiedere i comitati di giuria, sarà l’ingegnere Stefano Illing, ideatore del Lagazuoi EXPO Dolomiti, che porterà il punto di vista e l’esperienza di chi vive e lavora in montagna.
Al termine della fase di reclutamento, che si concluderà il 5 febbraio 2023, verranno resi noti i nomi dei giurati: sei esperti chiamati a selezionare un vincitore per ogni categoria e ad assegnare una menzione speciale alla start up più meritevole.
I progetti saranno protagonisti di una mostra che sarà inaugurata con una preview ad aprile 2023 negli spazi del LED: un momento di incontro, approfondimento e promozione della montagna che anticiperà l’esposizione aperta al pubblico da fine maggio 2023 a fine marzo 2024.
In un contesto unico, dominato dallo spettacolo delle Dolomiti patrimonio Unesco, si potrà così scoprire il potenziale innovativo delle aziende e delle realtà che credono e investono nella nostra montagna.
Sul sito www.lagazuoiwima.org è presente l’apposito form per presentare il proprio progetto (entro e non oltre le ore 24 del 5 febbraio 2023) ed il bando.
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