Lo sguardo di Fabio Pasini si è concentrato su alcuni luoghi simbolo del fronte italo-austriaco, in particolare del fronte dolomitico: luoghi selvaggi e meravigliosi, scenari che incantano, oggi come un tempo, ma che cent'anni fa si trasformarono in teatri di atrocità.
Fabio Pasini ha scelto di rappresentare questo mondo con il mezzo più semplice possibile, il foro stenopeico: nessuna lente, nessun mirino, solo un piccolo foro attraverso il quale la luce impressiona la pellicola. Una semplicità estrema che impone grande cura, lunghi tempi di attesa e scarsa possibilità di controllo.
Il tempo lungo di realizzazione è indicato nelle didascalie che in mostra accompagnano le immagini. Questo strumento ha permesso all’autore di fissare la bellezza di queste montagne ma soprattutto di coglierne la drammaticità, silenziosa e nascosta.
In mostra sono visibili stampe in bianco e nero 9x9 cm inserite in quadri 40x50.
Sono foto del Pasubio, sia della parte sommitale, dove più aspri furono gli scontri tra gli eserciti italiano ed austro-ungarico. Il profilo del Colbricon sposta lo sguardo verso l’area del Lagorai e di Passo Rolle. Seguono immagini della zona dolomitica: le trincee sul Lagazuoi, ciò che rimane delle postazioni italiane della Cengia Martini, le trincee italiane delle 5 Torri, ma anche il severo profilo della Tofana di Rozes e del Sass di Stria. Il percorso prosegue attraverso il Cristallino e il monte Piana, per concludersi nella Dolomiti di Sesto: le Tre Cime di Lavaredo, il monte Paterno, la val Fiscalina,la Strada degli Alpini e Cima Undici.
Orario: 9.00 – 17.00 – Sala d'aspetto della funivia - Tutti i giorni da metà settembre a ottobre – Il luogo della mostra è raggiungibile con la funivia del Lagazuoi.
Periodo: Monte del Lagazuoi - da metà giugno ad ottobre
Ingresso gratuito.