La galleria d’arte e di cultura a 2.778 metri di altitudine punta i riflettori sulla montagna ed è pronta presentare il calendario delle prossime esposizioni,
da dicembre 2019 a ottobre 2020
Dal Polo Nord alle Dolomiti, fino al K2, si snoda un percorso articolato, di mostra in mostra.
Nei prossimi mesi, immersi in un paesaggio eccezionale, si potrà scoprire tutto ciò che sta avvenendo di significativo intorno e sulla montagna, archetipo culturale, ma soprattutto avamposto naturale prezioso per la sua biodiversità, reso fragile dai cambiamenti climatici.
Le sale espositive Lagazuoi Expo Dolomiti sono raggiungibili con la funivia del Lagazuoi al passo Falzarego.
Sono aperte tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 16.40, l'ingresso è gratuito.
Circa un anno fa, dopo 1500 miglia percorse in 18 giorni di navigazione, si è conclusa la spedizione PolarQuest.
Un viaggio da record, che sarà raccontato per immagini al Lagazuoi Expo Dolomiti, con una serie di scatti “estremi” realizzati da PolarQuest nei luoghi più remoti ed inospitali della Terra, per esaminare da vicino le conseguenze dell’inquinamento e diffondere la consapevolezza di quanto sta avvenendo su scala globale.
Il team ha eseguito per la prima volta nella storia campionamenti di microplastiche e misure del flusso di raggi cosmici, spingendosi sino ai confini della banchisa polare, alla latitudine record di 82°07’ Nord.
Mostra a cura di: Polarquest2018 e CRS4 CRS4 - Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna.
Supporter: DocLive
Progetto espositivo ed allestimento: Emanuela Falqui (CRS4)
Materiali, tecnologie, applicazioni mai sperimentate, soluzioni high tech: c’è fermento intorno alla montagna, laboratorio perfetto per testare nuove idee.
I Winning Ideas Mountain Awards raccontano lo stato dell’arte della tecnologia, del design, della comunicazione nel contesto della montagna. Le terre alte fanno da apripista, diventano la chiave di un’evoluzione possibile per tutti.
Il premio riconosce la creatività e all’innovazione, ed è suddiviso in quattro categorie:
▪ Abbigliamento e attrezzature da montagna
▪ Turismo e sostenibilità della montagna
▪ Innovazione digitale & App
▪ Corto montagna
I candidati, selezionati da esperti del settore, giornalisti e comunicatori, saranno valutati da giurie – una per categoria – competenti sul tema.
La mostra con le produzioni vincitrici sarà inaugurata a febbraio e allestita nel periodo febbraio-marzo.
Lo sguardo di un fotografo decostruisce e ricostruisce un immaginario, racconta una realtà, indaga il nostro rapporto con il mondo. È questa la “missione” assegnata ai candidati, fotografi selezionati per partecipare al Lagazuoi Photo Award con le loro opere dedicate alle Dolomiti.
Coordinatore del premio, Denis Curti, direttore della galleria milanese Still e del mensile Il Fotografo, direttore artistico di svariati progetti e consulente di primo piano per i principali festival ed eventi fotografici.
La giuria è composta da personalità di primo piano come Nathalie Herschdorfer, Andréa Holzherr, Susanna Tamaro, Mario Calabresi, Stefano Illing e lo stesso Curti.
Il 16 gennaio 2020 sarà presentato ufficialmente il premio Lagazuoi Photo Award presso la galleria Still a Milano, mentre gli scatti saranno esposti al Lagazuoi Expo Dolomiti a partire da maggio e fino ad agosto.
La mostra racconta la spedizione italiana e pakistana che nel 2014 ha reso omaggio, a 60 anni dall’impresa, alla conquista italiana del K2.
Un omaggio speciale a Lino Lacedelli, “Scoiattolo” di Cortina che dopo l’impresa sul K2 nel 1954 è stato uno dei soci fondatori della società Lagazuoi.
Due modi diversi per raccontare una comune “ossessione”, il K2.
Le pareti di ghiaccio della seconda vetta del mondo sono state il teatro della spedizione di Daniele Moretti, giornalista Sky, e del fotografo Matteo Zanga, che sono tornati a casa con un bottino molto interessante in termini di immagini.
D’altra parte, SkyTg24 ha prodotto un corto di 46 minuti, “K2, un urlo dalla vetta”, che documenta una missione del 2014: per la prima volta 8 uomini pakistani hanno sfidato la vetta.
Con loro, solo due alpinisti italiani in un ruolo di supporto: la guida alpina Michele Cucchi, detto il Lungo, e Simone Origone, pluricampione di sci di velocità. Le riprese in quota degli ultimi giorni, invece, sono state girate da Daniele Nardi, l’alpinista morto nel 2019 sul Nanga Parbat.
La galleria fotografica e il documentario rappresentano dei documenti eccezionali a disposizione del pubblico.